IL MIO
pensiero

Ho iniziato a lavorare sul Clown nel 2000:
è stata una scelta istintiva.

Fin da bambino, come tanti, ero affascinato dalla figura clownesca , il classico ritratto del "clown che piange" mi trasmetteva un senso di autenticità e consapevolezza. Da allora, solo ora, comprendo l'Urgenza che mi spingeva a ricercare qualcosa che andasse oltre la logica razionale. Forse i lunghi e faticosi studi di Ingegneria Elettronica accelerarono questa Urgenza. In un autentico sorriso ho sempre trovato la bellezza e la profondità delle persone, un'occasione per vivere e condividere un momento di gioia. Sembra proprio che il naso rosso e il sorriso siano parte di un linguaggio universale e, in giro per il mondo, questo linguaggio risulta essere sempre di forte e piacevole impatto per tutti.

Alberto Sordi diceva “Quanno se scherza bisogna esse seri!”. Ho impiegato tanti anni per “far ridere”, il lavoro più grande è stato quello di accettarmi semplicemente per quello che ero e, poi, riuscire a ridere dei miei limiti. Una festa di compleanno che animo con spettacolo e laboratori di circo, un’esibizione in teatro, uno spettacolo in strada, un corso di circo per bambini o una direzione artistica “ben fatta”, sono per me l’occasione per scambiare emozioni, esperienze, sorrisi.